sabato 27 febbraio 2016

BIOGRAFIA DELL'AUTORE - Prof. Guelfo Margherita

Guelfo Margherita è Psichiatra, Psicoanalista SPI\IPA, Didatta dell’Istituto di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG) che ha rappresentato, dal 2008 al 2012, nella European Federation of Psychoanalitic Psychoterapy in the Pubblic Sector (EFPP).

Lo psichiatra 

Medico dal 1961 è specialista (1964) e libero docente in psichiatria (1969) confermato (1975). Dal ‘62 al ‘72 è stato assistente presso la Clinica Neuropsichiatrica dell’Università di Napoli. Nel ’64 - ’65 vince una borsa di studio del CNR ed è Post-Doctoral Fellow al Brain Research Institute della University of California (UCLA) dove si è interessato delle relazioni tra le strutture cerebrali regolanti la vita emotiva (Amigdala, Ipotalamo). Nel ’72 viene allontanato dall’Università perché con altri colleghi cerca di aprire (in termini reali e mentali) il reparto e la cultura psichiatrica dell’istituto, entrambi allora ostinatamente chiusi sull’organicismo, con l’introduzione delle liberalizzazioni basagliane e della psicoanalisi. Nel 1974 vince il concorso a Primario Psichiatra nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale “L. Bianchi” di Napoli, e vi inizia un lavoro di demanicomializzazione della struttura e di sperimentazione di terapia gruppale ed istituzionale della psicosi. La sua equipe conduce dal ’76 la prima esperienza Campana di apertura di reparto psichiatrico in sinergia con le istituzioni locali (sociali, religiose, politiche, della formazione) individuate nel territorio. Dal 1975 all’82 frequenta annualmente per lunghi periodi l’Ashram di Bagwan Sri Rajnesh (noto come Osho) a Poona (India), divenendone allievo e Sannyasin. L’esperienza gli sarà utile per affinare strumenti mentali per l’esplorazione scientifica dell’irrazionale e del numinoso e del loro confine con l’area psicotica. Nel 1981 la sua equipe di Salute Mentale compie un intervento pilota, di quella poi sarà chiamata "emergenza psicologica", nelle zone campane terremotate (Calabritto), ricevendo per esso un encomio speciale dalle istituzioni locali. Si pre-pensiona dal Servizio Sanitario Pubblico nel 1989. 

Lo psicoanalista 

Nel ’66 ha nel frattempo iniziato la sua formazione psicoanalitica con una analisi personale di sette anni con Ignazio Matte Blanco; come supervisori Nicola Perrotti e Francesco Corrao. Quest’ultimo, durante una lunga supervisione, lo interessa allo studio ed alla esperienza dei gruppi. Con lui partecipa alla fondazione ed alla fase iniziale di quella fucina creativa che è stata l’esperienza gruppale di Via del Pollaiolo a Roma. Nel 1975 si associa alla Società Psicoanalitica Italiana (SPI) ed alla International Psychoanalytical Association (IPA). Negli anni ’90 segue esperienze gruppali e seminariali con Salomon Resnik. Nel 2004 viene nominato didatta dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG) fondato da Corrao, filiazione diretta dell’esperienza del Pollaiolo; insegna nella relativa scuola di formazione in “Psicoanalisi di Gruppo”. Nel 2005 è co-fondatore a Napoli del Centro di Ricerche Psicoanalitiche di Gruppo (CRPG) sezione locale dell'IIPG. Da allora ne è il Segretario Scientifico. dal 2008 al 2012 viene designato a rappresentare le esperienze psicoanalitiche di gruppo italiane nell' European Federation of Psychoanalytic Psychotherapy (EFPP).
Coinvolge periodicamente istituzioni sociali e culturali cittadine (ad es. “Istituto Italiano di Studi Filosofici”, l'Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa”, “Progetto Chance”) in progetti seminariali di ricerca e studio.
Come Segretario Scientifico del CRPG -sezione napoletana- ha organizzato: nel 2009 e 2010 in collaborazione con l'Istituto Italiano di Studi Filosofici, un ciclo di seminari sulla "Metapsicologia del Caos."(2011). Nel 2011, in collaborazione con l'"Area didattico-scientifica di Psicoterapia della Università Federico II", un ciclo di seminari su "Clinica dei sistemi caotici gruppali. Teoria ed esperienza sulla genesi del mito nelle istituzioni.".
Nel 1990 è ri-chiamato dall'Università "Federico II” di Napoli ad insegnare a contratto: dal ’90 al ‘98 insegna “Psicoterapia” nella “Scuola di Specializzazione in Psichiatria”; dal ‘98 al 2004 insegna “Psicoterapia di Gruppo nella “Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica"; dal 2004 al 2009 insegna “Esperienze Gruppali” nel Corso di Laurea triennale in "Psicologia dei processi relazionali e dello sviluppo".

Il ricercatore

In questo lungo percorso ha attraversato, maturando una notevole esperienza specifica, gruppalità piccole e grandi. Istituzioni di vario tipo, in vari continenti, inserite in più ampi contesti sociali e culturali. Ha avuto, con queste entità, intensi legami di incontro (L, direbbe Bion), scontro (H), ma principalmente di studio (K) e di intensa interazione volta alla sperimentazione, ad esempio:
a) interventi trasformativi gruppali sulla mentalità e l’organizzazione dell’ Istituzione Psichiatrica (Università, Manicomio, Servizi Territoriali).
b)didattica universitaria condotta attraverso grandi gruppi esperienziali. 
c)grandi gruppi interistituzionali di operatori coinvolti in progetti sociali.
Questo tipo di ricerche, descritte e spesso filmate, sono il nocciolo costitutivo dell’esperienza culturale, condotta sui macrosistemi gruppali, narrata in questo libro. 
La sua ricerca è un tentativo di comprensione di come un gruppo possa pensare se stesso. Lo strumento usato è quello interno dell’uso del controtransfert, come insegnatogli dai suoi maestri di psicoanalisi (Matte Blanco, Corrao, Resnik). La novità è forse il tentativo di spostare, nelle gruppalità, il proprio livello dello stato di coscienza esplorante da quello singolare dell’”Io” a quello plurale del “Noi”. Ci si permetterà così di perdere le proprie connotazioni individuanti nella quotidiana pratica dell’esperienza gruppale del Caos deterministico (nel senso di Lorenz), liquido-dissipativo ( nel senso di Bauman e di Prigogine).

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